
E-commerce, commercio online, vendere i tuoi prodotti a un pubblico praticamente illimitato, senza dover disporre gli articoli in vetrina, senza orari di apertura e di chiusura… ti sembra un’idea magnifica?
Forse lo è, ma guardiamo la questione più da vicino affinché tu possa prendere la decisione giusta: non sempre infatti aprire un e-commerce è la scelta migliore, dipende da molti fattori e in questo post voglio elencarti 5 casi in cui NON ti consiglio di dotarti di un sito di e-commerce!
1. Se inizi ora
Hai deciso di metterti alla prova per scoprire se i tuoi prodotti, frutto di tanto impegno e dedizione, saranno graditi anche al tuo pubblico, ma non hai molti soldi da investire e comunque il tuo catalogo non è così ampio da poter riempire uno scaffale, figuriamoci un negozio intero!
Un e-commerce ti sembra la soluzione ideale per tagliare le spese vive della gestione di un locale, con la possibilità di inserire a mano a mano i nuovi prodotti. Ricorda però che anche un e-commerce ha delle spese fisse, e meno il tuo brand è conosciuto, più dovrai investire: se la tua azienda vinicola produce 5 vini, sconosciuti al di fuori della tua zona, riuscirà a competere con marchi noti se non puoi permetterti la spedizione gratuita o delle promozioni di lancio?
Se ti rispecchi in questa condizione, forse è meglio lavorare prima sulla consapevolezza del brand, fermarsi a fare due conti e trovare delle alternative che non rischino di farti sprecare soldi e tempo
2. Se non puoi fare la differenza
Cosa vendi? A che prezzo? Se vendi prodotti comuni con condizioni non particolarmente vantaggiose, perché un cliente dovrebbe scegliere il tuo e-commerce quando in qualsiasi centro commerciale può trovare la stessa merce, spendendo la stessa cifra?
Prendiamo l’esempio di un negozio di scarpe, un multimarca di fascia media che spera di aumentare le vendite solo mettendo online gli articoli che ha in vetrina: d’altra parte, è un po’ come restare aperti h24 e questo dovrebbe bastare a entrare in contatto con più clienti, giusto? Non proprio.
Perché senza una strategia, analisi dei competitor e del target non possiamo pretendere di intercettare nessun cliente, nel commercio online così come in quello offline.
Se invece hai un negozio di scarpe artigianali, personalizzabili, adatte a chi ha problemi di postura, un look molto ricercato o pratica balli da sala, le tue possibilità di emergere tra la folla si alzano vertiginosamente: più c’è qualcuno che potrebbe esclamare “Caspita, è proprio quello che cercavo da una vita!”, più potrai dire che il tuo prodotto è in grado di fare la differenza.
3. Se non vuoi investire in strategia
Attività di marketing, analisi, test… ci vuole tempo e impegno, e se hai letto fin qui ormai avrai chiaro che non puoi saltare questa fase per risparmiare, altrimenti ti troverai a fare un buco nell’acqua.
Anche perché la strategia che applicherai sarà molto diversa in base al prodotto che vendi, perché è il processo d’acquisto stesso a essere diverso da prodotto a prodotto.
Una buona strategia di marketing non è il risultato di una formula standard, ma è costruita sull’analisi della tua offerta, del tuo target e dei suoi bisogni: è un prodotto artigianale, che incrocia i tuoi obiettivi con tutti i fattori che entrano in ballo nella fase in cui il visitatore del tuo e-commerce decide di diventare un tuo cliente (urgenza, rischio, fiducia, coinvolgimento emotivo).
È per questo che non può essere improvvisata: con una strategia solida puoi affrontare il viaggio nel mare del commercio online… senza, rischi di naufragare!
4. Se pensi che il cliente debba cavarsela da sé
Il tuo e-commerce è un negozio aperto h24, abbiamo detto.
Ma è anche un negozio dove la merce non si può valutare a colpo d’occhio, toccare, misurare, e senza un personale in grado di fornirci ulteriori informazioni, almeno non in modo sincrono.
Se vuoi assicurarti che il tuo utente non esca dal negozio senza prima essere diventato un cliente, quindi, ricorda che dovrai abbondare con le informazioni, per prevenire tutte le domande e curiosità (o almeno le più ovvie). Quindi, il mantra dovrà essere: foto ben curate, del prodotto nell’insieme e nel dettaglio, e schede prodotto con testi che trasmettano sicurezza e fiducia, ma soprattutto le specifiche tecniche.
Evocare va bene (indossare questo maglione ti farà sentire su una nuvola) ma solo dopo che mi hai detto chiaramente la percentuale di lana e cachemire del capo: in negozio posso sempre allungare una mano per esaminare l’etichetta, ma se pensi che tutti abbiano voglia di scriverti un’email per sapere se possono lavare a secco un certo capo, stai sottovalutando il potere della X in alto a destra.
5. Se acquisire nuovi clienti ti sembra più importante che investire sui vecchi
Certo, la voglia di farsi conoscere è tanta, soprattutto all’inizio, e non c’è niente di male.
Ma quando un cliente ti ha già dato fiducia, quello diventa il tuo alleato migliore: quella persona, che sa già come lavori, ha già testato la qualità dei tuoi prodotti, l’efficienza delle tue spedizioni e forse anche la velocità con cui rispondi alle e-mail di richieste di informazioni, non deve più essere convinta a sceglierti, ma a rimanerti vicino.
Una buona strategia comprende anche un investimento sui clienti già acquisiti, in modo che diventino ricorrenti: usa la newsletter per mandar loro contenuti che li aiutino a usare meglio i prodotti che hanno acquistato, invitali a vedere (magari in anteprima!) le novità del tuo negozio, manda un buono sconto per i loro compleanni o per le ricorrenze più pertinenti per il tuo settore.
Un cliente soddisfatto può sempre tornare, ma un cliente che si sente amato ti amerà e parlerà di te con più trasporto ed efficacia: non perdere l’occasione di trasformare un cliente in un testimonial!